Max Ma^ è situata in via Umberto Nobile 18 nel centro storico di Grotte di Castro un comune nella provincia di Viterbo .
Nella zona, nella seconda metà del VII secolo avanti Cristo, esisteva Civita un attivo e vivace centro Etrusco che divenne sempre più grande fino allo scontro con la civiltà romana tra la fine del IV e gli inizi del III secolo.
Durante le invasioni barbariche, i pochi sopravvissuti si riunirono in piccoli centri, dando origine ai paesi di S. Lorenzo Vecchio ed alle Grotte, che purtroppo subirono ancora lutti ad opera dei Saraceni nei secoli IX e X.
Gli abitanti, in un primo momento, furono costretti ad utilizzare come abitazione le grotte, in parte già esistenti e in parte appositamente scavate nella roccia tufacea: da qui derivò per il paese l'appellativo “Castrum Criptarum”.
Durante le invasioni barbariche, i pochi sopravvissuti si riunirono in piccoli centri, dando origine ai paesi di S. Lorenzo Vecchio ed alle Grotte, che purtroppo subirono ancora lutti ad opera dei Saraceni nei secoli IX e X.
Gli abitanti, in un primo momento, furono costretti ad utilizzare come abitazione le grotte, in parte già esistenti e in parte appositamente scavate nella roccia tufacea: da qui derivò per il paese l'appellativo “Castrum Criptarum”.
Dopo vari secoli di dispute e episodi bellici, nel XVI secolo Grotte entrò a far parte del Ducato di Castro, governato dal 1537 dai Farnese.
Sotto i Farnese la popolazione trovò un clima di pacifica convivenza e di tranquilla amministrazione, che le permise di ingrandirsi e prosperare, ma tutto ciò durò fino al 1649 quando la città fu annessa allo Stato della Chiesa.
Grotte di Castro rimase fino all'unità d'Italia sotto il dominio dello Stato Pontificio.